di
Stefania Iazzetta e Lisa Lari

Breve manuale per la stabilità dell’umore al tempo del coronavirus

La pandemia di Covid- 19, oltre che un’emergenza sanitaria, si presenta come un evento fortemente perturbante da un punto di vista sociale ed emotivo, che può quindi portare all’insorgenza di stati di difficoltà e sofferenza profonda nella persona.

Gli individui con disturbo bipolare si trovano a dover affrontare ulteriori sfide legate al rischio di possibili oscillazioni timiche conseguenti al momento storico che stiamo affrontando. Le fasi affettive, infatti, possono insorgere in risposta a fattori stressanti per il soggetto o ad alterazioni significative dei ritmi circadiani e/o sociali della persona.

Per tale ragione è importante che l’individuo con disturbo bipolare presti particolare attenzione ad alcune buone pratiche:

  1. mantenere il contatto con i propri curanti, psichiatra e psicoterapeuta, attraverso mezzi telematici, prevedendo telefonate e/o sedute con mezzi telematici;
  2. parlare con il proprio psichiatra e richiedere di avere una scorta adeguata di farmaci e prescrizioni in caso di bisogno per le settimane necessarie (sarebbe opportuno concordare con il proprio curante e con la farmacia di riferimento una fornitura della terapia farmacologica che copra 90 giorni);
  3. mantenere una routine ben strutturata e regolare.

Le norme per il contenimento della diffusione del coronavirus SARS-Cov-2 richiedono un notevole cambiamento nella routine quotidiana della persona che può impattare in maniera notevole sull’organizzazione della giornata, in particolare per chi si trova ad interrompere il lavoro e/o lo studio, e può alterare il normale svolgimento delle attività e gli orari con cui esse sono strutturate. La regolarizzazione dello stile di vita e dei ritmi e la gestione dello stress rappresentano due fattori essenziali per mantenere la malattia compensata, in questo periodo di particolare disagio psicologico essi assumono un valore ancora maggiore. Per questa ragione è buona regola in questo momento mantenere sia degli orari regolari (sia nell’andare a letto e svegliarsi, che nei pasti) che prevedere attività ben determinate e strutturate che diano una buona cadenza alla giornata, scelte in base ai gusti e alle preferenze del singolo individuo, comprendendo anche spazi dedicati al contato sociale sfruttando i diversi mezzi telematici a disposizione.

E’ bene tener conto di prevedere ogni giorno anche un minimo di attività motoria, che rappresenta uno strumento di estrema importanza per la stabilità emotiva e la gestione dello stress dovuto al molto tempo passato in casa. Anche se manca la possibilità di accedere alla palestra o a spazi all’aperto, si possono trovare on line molti tutorial per poter svolgere esercizi a casa che vanno da attività più aerobiche allo yoga o alle tecniche di rilassamento;

  1. buona igiene del sonno.

Come detto, un aspetto centrale nel disturbo bipolare è un’instabilità nei ritmi circadiani, in particolare il sonno riveste un ruolo di rilievo in questa malattia in quanto è sia uno dei sintomi di maggiore importanza e frequenza ma anche fattore scatenante un’alterazione timica. Allo stesso tempo, se ben regolato, può divenire un fattore protettivo rispetto uno scompenso e di promozione del benessere.

Una buona igiene del sonno deve prevedere che la persona mantenga, per quanto possibile, orari regolari nell’andare a letto e nella sveglia, garantendo la media di 7/8 ore di sonno (da coprire nel corso della notte), durante la giornata se senta la necessità di riposo questo dovrebbe essere massimo di 30/40 minuti senza che però alteri il riposo notturno. E’ importante che 30minuti/1 ora prima di andare a dormire sia interrotto l’utilizzo di strumenti elettronici in modo da ridurre il più possibile l’esposizione a luce blu prima di andare a dormire che è stimolante. Prima di addormentarsi si può leggere o ascoltare musica leggera che favorisca il rilassamento. Un altro aspetto aspetto importante è mantenere la camera ben ventilata durante il giorno e utilizzarla solo come il luogo in cui dormire, in modo che la nostra mente utilizzi l’andare a letto come segnale di addormentamento e non di altre attività. E’ importante evitare caffeina dopo metà pomeriggio o prevedere l’esercizio fisico in tarda serata, similmente per chi fuma non si dovrebbe consumare l’ultima sigaretta poco prima di addormentarsi o se ci si risveglia durante la notte;

  1. mantenere contatti e supporto sociale. Abbassare la conflittualità.

La richiesta di rimanere presso il proprio domicilio per un periodo prolungato, in numerosi casi porta con sé un doloroso distanziamento sociale. Questo è particolarmente vero per persone che svolgono il proprio lavoro da casa o che si ritrovano a doverlo sospendere, e per tutti quegli individui che vivono da soli. Il periodo prolungato di distanziamento sociale può portare ad una serie di conseguenze negative, in quanto anche i ritmi sociali e relazionali hanno un ruolo importante nella stabilità dell’umore e nel benessere della persona. E’ pertanto molto importane l’utilizzo dei mezzi digitali e del web per i mantenimento dei contatti sociali, prevedendo chiamate e videochiamate (sono molti gli strumenti gratuiti messi a disposizione del web: skype, messanger, zoom etc..).

Un altro aspetto importante riguarda anche le persone che non si ritrovano a vivere da sole, ma per le quali la convivenza prolungata in uno spazio ristretto e le limitazioni verso contatti più esterni può portare ad un innalzamento della conflittualità all’interno della coppia o del nucleo familiare. Molti studi (Goldstein et al., 2002; Miklowitz et al., 1988 ) hanno dimostrato come l’alta emotività espressa può divenire un fattore predisponente lo scompenso affettivo. E’ quindi particolarmente importante porre attenzione a tali aspetti, cercando di tenere conto delle difficoltà dell’altro legate al momento, prevedere degli spazi personali e di scarico dalle tensioni che si possono creare, oltre che mantenere relazioni con l’ambiente esterno con l’utilizzo di mezzi telematici.

  1. astenersi dall’uso di sostanze

L’uso di alcune sostanze (alcol, cannabis, cocaine etc..) possono divenire una facile risposta al bisogno di gestire ansia, tristezza, stress, solitudine e noia derivanti dall’essere bloccati a casa. Possono essere utilizzate anche per innalzare in modo disfunzionale l’umore con una serie di conseguenze pericolose come, ad esempio, il peggioramento della sintomatologia affettiva.

 

 

 

 

 

Bibliografia e sitografia

Colom F, Vieta E. Manuale di psicoeducazione per il disturbo bipolare. Roma: Giovanni Fioriti Editore; 2006.

Goldstein TR1, Miklowitz DJ, Richards JA. Expressed emotion attitudes and individual psychopathology among the relatives of bipolar patients. Fam Process. 2002 Winter;41(4):645-57.

Goodwin, F.K., Jamison, K.R., 2007. Maniac Depressive Illness: bipolar disorder e recurrent depression. Second edition. Ed. Oxford.

Miklowitz DJ1, Goldstein MJ, Nuechterlein KH, Snyder KS, Mintz J. Family factors and the course of bipolar affective disorder. Arch Gen Psychiatry. 1988 Mar;45(3):225-31.

 

à https://www.psychologytoday.com/us/blog/bipolar-you/202003/surviving-bipolar-disorder-during-the-covid-19-pandemic

à http://www.psicoterapia-cognitiva.it/il-disturbo-bipolare-e-luso-di-sostanze-quali-relazioni-e-quali-conseguenze/

à http://www.psicoterapia-cognitiva.it/disturbo-bipolare-cosa-fare-lidentificazione-precoce-di-una-fase-maniacale-o-depressiva/