Che cos’è e come si manifesta
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED) è un disturbo alimentare caratterizzato da ripetuti episodi di abbuffata, in cui i soggetti assumono una grande quantità di cibo, superiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e circostanze, accompagnata dalla sensazione di incontrollabilità del comportamento. A differenza della Bulimia Nervosa, tali episodi non sono seguiti da condotte compensatorie inappropriate. Chi soffre di questo disturbo, inoltre, tende a mangiare in maniera eccessiva anche al di fuori delle abbuffate. Tali soggetti presentano spesso, per questa ragione, condizioni di sovrappeso o di obesità che determina marcato disagio e bassa autostima. La ricerca ha, infatti, evidenziato come le persone affette da tale disturbo abbiano un’incapacità generale di regolare l’alimentazione sia durante le abbuffate che al di fuori delle stesse, mostrando un’alimentazione caotica (elemento che li distingue dal paziente obeso).
Mentre nella Bulimia Nervosa vi è una stretta relazione tra la restrizione alimentare e le abbuffate, nel BED sembra che questo legame non sia presente ma che gli episodi di discontrollo alimentare siano una risposta a stati d’animo che il soggetto non riesce a gestire, come per esempio la noia, la tristezza, la solitudine e la rabbia (emotional eating). Il mancato controllo, il peso elevato e la valutazione negativa di sé vanno ad instaurare un circolo vizioso di mantenimento del problema, oltre a favorire una valutazione di sé come inadeguato incentrata sul peso e sulla forma corporea.
Il Disturbo da Alimentazione incontrollata ha una serie di conseguenze negative sulla vita degli individui che ne soffrono, sia da un punto di vista fisico, a causa delle complicanze mediche dovute al sovrappeso, sia da un punto di vista psicologico. Le persone infatti spesso si vergognano del proprio stile alimentare, e possono sviluppare una serie di sintomi quali ansia e depressione, oltre che isolamento sociale dovuto all’evitamento di situazioni sociali legate al cibo o per il fatto di essere troppo grassi.

Trattamento
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è stata fino ad ora la più utilizzata e quella con maggiore efficacia riscontrata nel trattamento del BED. La terapia per tale disturbo risulta simile a quella per la Bulimia Nervosa tenendo conto di alcune sostanziali differenze: l’obiettivo è la perdita di peso dell’individuo, il quale mostra diversi stili alimentari con bassi livelli di restrizioni e condotte compensatorie, per quanto si possano ritrovare nella storia della persona tentativi di diete e fluttuazioni del peso. I soggetti che soffrono di tale disturbo, per quanto mostrino preoccupazione per il proprio peso corporeo, solitamente non presentano distorsioni cognitive come quelle osservate nella Bulimia Nervosa.
Lo scopo del trattamento è quindi quello di imparare a gestire il comportamento patologico sostituendolo con condotte maggiormente adeguate e soddisfacenti, identificare modalità di pensiero problematiche , passando attraverso tre fasi: una prima fase di normalizzazione del peso e di adozione di strategie di coping volte alle gestione degli stati emotivi problematici. Una seconda fase volta finalizzata ad un miglioramento sia della valutazione di sé che delle relazioni interpersonali. Una terza fase incentrata sulla prevenzione delle ricadute e il mantenimento degli obiettivi raggiunti.

Per sapere di più sull’argomento
American Psychiatric Association, 2014. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. DSM-5. Milano: Raffaello Cortina Editore