Che cos’è e come si presenta

Si può sviluppare un disturbo post-traumatico da stress dopo essere stati esposti ad un evento che ha comportato la morte o la minaccia di morte, gravi ferite, o violenza sessuale in una di queste modalità:
– fare esperienza personale diretta dell’evento traumatico
– assistere personalmente all’evento mentre accadeva a qualcun altro
– venire a conoscenza che un familiare o un amico stretto ha subito un evento traumatico violento o accidentale
– essere esposti a ripetuti racconti dettagliati di eventi traumatici (per esempio agenti di polizia che devono ascoltare deposizioni minuziose riguardanti violenze su minori)

Dopo aver subito l’esperienza traumatica si sperimentano alcuni sintomi come
– ricordi sgradevoli, ricorrenti e intrusivi dell’evento,
– incubi dell’evento,
– reazioni dissociative, come flashback in cui l’episodio viene rivissuto come se fosse attuale,
– disagio psicologico intenso e/o reazioni fisiologiche intense all’eposizione a fattori scatenanti esterni o interni che simbolizzano o assomigliano all’evento traumatico.

Si cerca attivamente di evitare gli stimoli associati con il trauma.
Si assiste ad un’alterazione in negativo dei pensieri ed emozioni successivamente all’evento traumatico, con almeno due sintomi fra i seguenti:
– incapacità di ricordare aspetti importanti del trauma
– credenze negative persistenti e disfunzionali su se stessi, sugli altri, o sul mondo (sono cattivo, non ci si può fidare di nessuno, il mondo è un posto pericoloso…);
– convinzioni distorte sulle cause o conseguenze dell’esperienza traumatica che portano a biasimare se stesso o altri;
– stato emotivo persistementemente negativo (paura, terrore, rabbia, colpa, o vergogna);
– dimunzione dell’interesse o della partecipazione ad attività significative, sentimenti di
– distacco o estraneità verso gli altri,
– incapacità di provare emozioni positive.
Sono presenti sintomi persistenti di aumentato arousal o reattività con almeno due sintomi fra:
– comportamento irritabile e facili esplosioni di rabbia,
– comportamenti spericolati o autodistruttivi,
– ipervigilanza,
– esagerate risposte di allarme,
– problemi di concentrazione,
– disturbi del sonno
Il distrubo può insorgere anche a distanza di tempo dall’evento traumatico e la sua durata può variare da un mese alla cronicità.

Trattamento
Secondo gli studi di efficacia il Disturbo da Stress Post-Traumatico può essere trattato trattato seguendo vari protocolli, ognuno dei quali porta il soggetto al confronto con i ricordi traumatici e all’elaborazione di risposte comportamentali, cognitive e autonomiche adattive.
– EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari porta il paziente a confrontarsi con il ricordo traumatico rievocandone un’immagine chiave, l’idea di sé negativa che ne è scaturita, le emozioni e le sensazioni fisiche associate. Nel momento in cui questo materiale viene portato alla coscienza, il paziente è invitato a compiere dei movimenti oculari da una parte all’altra del campo visivo (o è sottoposto a stimolazioni uditive o tattili bilaterali). Durante vari set di stimolazioni il ricordo viene rielaborato e il livello di disagio si attenua fino a dissolversi. Le memorie traumatiche non vengono cancellate ma cessano di essere motivo di sofferenza attuale: il passato rimane nel passato.
– Esposizione prolungata: prevede esposizioni immaginative ripetute in cui si racconta l’evento traumatico rievocando i dettagli, i pensieri e le emozioni associate. La ripetitività della narrazione porta a ridurre il suo potere disturbante. Il paziente viene anche incoraggiato a controntarsi più e più volte con stimoli non pericolosi associati al trauma, ma precedentemente evitati, anche in questo caso la ripetizione porta all’estinzione delle risposte di allarme.
– Terapia dell’elaborazione cognitiva: questo intervento si focalizza inzialmente sul perché è successo l’evento traumatico e sugli effetti che questo ha avuto nelle convinzioni del paziente su se stesso, sugli altri e sul mondo. Cambiare le credenze che hanno avuto origine dal trauma ha un impatto sulle emozioni e sui comportamenti.

Per sapere di più sull’argomento                                                                                                            

American Psychiatric Association, 2014. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. DSM-5. Milano: Raffaello Cortina Editore

Fernandez I., Maslovaric G., Galvagni M.T., 2011. Traumi psicologici, ferite dell’anima. Liguori editore.

Shapiro F., 2000. EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari. Ed. McGraw Hill

Shapiro F., 2013. Lasciare il passato nel passato. Ed. McGraw Hill

http://www.div12.org/psychological-treatments/disorders/post-traumatic-stress-disorder/