Che cos’è e come si manifesta

Il disturbo specifico dell’apprendimento si caratterizza per una persistente difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche chiave, con esordio durante gli anni scolastici.
Le abilità scolastiche chiave comprendono la lettura di singole parole in modo preciso e fluente, la comprensione della lettura, espressioni scritte e spelling, calcolo aritmetico e ragionamento matematico (risoluzioni di problemi matematici). Il disturbo specifico dell’apprendimento altera il normale pattern di apprendimento delle abilità scolastiche, non è semplicemente una conseguenza della mancanza di opportunità di apprendimento o di istruzione inadeguata. Le difficoltà che influenzano queste abilitò scolastiche chiave possono anche ostacolare l’apprendimento di altre materie scolastiche (per es., storia, scienze, geografia), ma questi problemi sono attribuibili alle difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche sottostanti. Le difficoltà nell’imparare a mettere in connessione le lettere con i suoni della propria lingua, di leggere parole scritte (spesso chiamata dislessia), sono le manifestazioni più comuni del disturbo specifico dell’apprendimento.
In questo disturbo le difficoltà di apprendimento sono persistenti, non transitorie. Nei bambini e negli adolescenti, la persistenza è definita come un ristretto progresso nell’apprendimento (per es., nessuna evidenza del fatto che l’individuo sia al passo con i compagni di classe) per almeno 6 mesi nonostante l’attivazione di aiuti a casa e a scuola. Un robusto indicatore clinico delle difficoltà nelle abilità di apprendimento scolastico è un rendimento scolastico basso per l’età o un rendimento medio che è sostenibile solo attraverso livelli elevati di sforzo o di sostegno. Nei bambini, le scarse abilità scolastiche causano importanti interferenze nelle prestazioni scolastiche, negli adulti interferiscono con le prestazioni lavorative o con le attività quotidiane che le richiedono.
Per una maggiore certezza diagnostica sono necessari bassi punteggi di rendimento in uno o più test o subtest nel campo delle prove scolastiche. Le difficoltà di apprendimento devono essere “specifiche”, cioè non devono essere attribuibili a disabilità intellettive, a ritardo globale dello sviluppo, a disturbi uditivi o visivi, oppure a disturbi neurologici o motori. Il disturbo specifico dell’apprendimento colpisce l’apprendimento in individui che mostrano livelli normali di funzionamento intellettivo (in genere stimato attraverso punteggio quoziente intellettivo maggiore di circa 70).

Trattamento
Il trattamento di questo disturbo include interventi sul disturbo specifico, attraverso operatori specializzati e programmi mirati, e interventi che riguardano il versante emotivo-relazionale. Questi ragazzi evidenziano una grande sofferenza psicologica dovuta alle loro carenze in ambito scolastico, tali vissuti incidono sulla loro autostima e sulla motivazione ad apprendere, è molto alto il rischio di abbandono scolastico.
Le relazioni sociali all’interno del gruppo classe spesso risultano più problematiche e più sporadiche in quanto il sentirsi poco competente nell’apprendere può sviluppare sentimenti di inferiorità rispetto al gruppo dei pari. Spesso accade che quando non vengono riconosciute al bambino le sue difficoltà, per proteggersi evita l’impegno scolastico mettendo in atto comportamenti disturbanti che portano a conflitti con l’adulto. Possono quindi attivarsi scambi disfunzionali in cui si attivano circoli viziosi che rendono difficile capire la natura del deficit specifico e la comprensione del rapporto tra disturbo dell’apprendimento e disagio emotivo sottostante ai problemi comportamentali. La terapia cognitiva-comportamentale rappresenta un intervento utile per prevenire e curare certi disagi psicologici conseguenti alla diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento. Trascurare la relazione tra sofferenza psicologica e disturbo dell’apprendimento risulta rischioso considerando che tale disturbo ha sia a livello individuale, sia a livello sociale. Fattori prognostici positivi sono la diagnosi accurata e l’intervento precoce.

Per sapere di più sull’argomento
American Psychiatric Association, 2014. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. DSM-5. Milano: Raffaello Cortina Editore