Il rimuginio non porta frutti

Nel percorso della vita capitano tanti traumi che incidono più o meno sul nostro modo di affrontare la quaotidianità. Erica ne aveva avuti diversi ed era sempre riuscita a riacquisire, piano piano, le sue sicurezze. Adesso invece, dopo la separazione di suo figlio, si sentiva impotente, inadeguata, assalita da un senso profondo di ansia per il domani e da un forte senso di responsabilità per l’accaduto, come se lei avesse potuto o dovuto fare di più, in questa particolare situazione.

I colloqui con la sua psicoterapeuta, o meglio gli “sfoghi fiume” sono stati una parte importantissima della terapia. Erica era in crisi, aveva bisogno di capire perché questa volta non riusciva a ritornare sé stessa. Con pazienza la psicoterapeuta l’ha ascoltata, ha ripercorso con lei a grandi linee, la sua storia di vita, facendole capire che lei sente sempre un profondo senso di responsabilità nelle varie situazioni a causa dell’educazione ricevuta e del suo vissuto. Erica per non essere in forte ansia, deve prevenire ogni situazione di stress all’interno della sua famiglia, cosa che non è sempre possibile, altrimenti si sentirebbe in colpa, quindi comincia a rimuginare su ciò che poteva a vere fatto in più o in modo diverso.

Il percorso effettuato, nelle varie sedute, ha reso erica più forte, più sicura, più desiderosa di agire per far felice sé stessa e non solo gli altri. La terapeuta l’ha aiutata a mettere da parte il rimuginio e a capire che il passato è passato e non si può cambiare. Per quanto riguarda la capacità di dominare l’ansia e il non sentirsi sempre responsabile nelle situazioni di vita, le ha suggerito delle tecniche che l’hanno aiutata molto: rimandare il problema ad un altro momento per vedere se è quanta ansia c’era, pensare a come si comporterebbero persone di sua fiducia nella stessa situazione, trovare pensieri alternativi a quelli che generano e seguono ansia. Mettendo in pratica queste tecniche Erica è tornata a sentirsi adeguata, apprezzata, più fiduciosa verso il futuro, ha riconosciuto sé stessa.

Certo non è stato facile, ma il percorso ha dato motti frutti, grazie alla professionalità, alla pazienza ed anche all’affetto di chi l’ah ascoltata seguita; grazie di cuore.