di
Francescamaria Gori e Chiara Melone

I gruppi di auto muto aiuto sono realtà formate da persone che vivono la stessa problematica e che decidono di affrontarla e condividerla insieme a pari. Il primo gruppo di auto mutuo aiuto risale al 1935 negli Stati Uniti, quando due persone con dipendenza da alcol scoprirono di poterla affrontare affidandosi all’aiuto reciproco. Successivamente, negli anni ‘70, i gruppi di auto muto aiuto si sono ulteriormente sviluppati: sono nate realtà diverse per supportare persone che condividono la stessa condizione di malattia, dipendenza, dolore o perdita. Nascono pertanto anche gruppi di auto muto aiuto specifici per l’elaborazione del lutto che coinvolgono ed uniscono persone che vivono il dolore della perdita di una persona cara. All’interno del gruppo, le persone coinvolte sono libere di poter esprimere il proprio dolore e le proprie emozioni in un clima di ascolto reciproco ed accettazione, dove non vi è il giudizio dell’altro.

La morte di una persona cara si accompagna a diversi pattern di reazioni alla perdita, non configurandosi sempre come un evento scompensante nella vita di un individuo. Vi è una variabilità nella modalità in cui le persone affrontano la morte di un caro: alcune persone possono manifestare una sintomatologia depressiva e difficoltà nell’adattamento, mentre per altre tutto questo non avviene e a seguito di un’iniziale fase di dolore, giunge un’accettazione della perdita. Recente letteratura riporta infatti come la sofferenza e le manifestazioni riconducibili ad un lutto complicato riguardino soltanto una piccola percentuale di persone che vivono la perdita. Il dolore, infatti, non risulta intrinseco alla perdita in sé, ma si genera in risposta ad una focalizzazione cognitiva sulla perdita e all’incapacità di riadattare il proprio progetto di vita ed esprimere il proprio dolore. Affrontare la perdita e l’elaborazione del lutto non avvengono in maniera univoca e lineare per tutti e l’esperienza del gruppo di auto mutuo aiuto si inserisce per offrire un conforto e divenire il luogo dove la persona possa esprimere le più autentiche reazioni generate dalla perdita, qualsiasi esse siano.

Il gruppo di auto mutuo aiuto nasce al fine di aiutare le persone a condividere il proprio vissuto, a lenire il dolore legato al lutto e a ritrovare il supporto sociale in persone che anch’esse hanno subito la perdita di una persona cara. L’incontro fra persone con un vissuto simile fa sì che emerga un senso di comunità già dopo pochi incontri. Il facilitatore del gruppo ha inizialmente il ruolo di gestire delle tematiche da affrontare, ma con il tempo, passa ad essere uno osservatore attivo dello scambio che avviene tra i partecipanti. Egli è chiamato ad esortare ad avviare uno scambio sincero di esperienze, in uno spazio dove si possono esprimere sentimenti di dolore, di rabbia e risentimento.

L’incontro e la condivisione del proprio vissuto con persone che stanno affrontando il difficile processo di elaborazione del lutto mostra una connotazione diversa rispetto all’esperienza che il soggetto vive nella condivisione con amici e familiari: le persone riportano di sentirsi maggiormente comprese all’interno del gruppo e avvertono una connessione maggiore con quegli individui con i quali condividono il dolore della perdita. Si crea un clima intimo e di fiducia che permette di esporre il proprio vissuto in maniera autentica, occasione che diventa per gli altri un’opportunità unica di apprendimento e di sostegno. La partecipazione al gruppo allevia il sentimento di solitudine e permette di vedere la propria esperienza riconosciuta e normalizzata, proprio grazie allo scambio e alla condivisione con l’altro. Favorisce lo sviluppo di un atteggiamento più resiliente e alimenta la speranza di poter provare di nuovo sentimenti di felicità, quando questa sembrava assolutamente perduta. All’interno del gruppo le persone si sentono più libere di esprimere le proprie emozioni e di condividere i pensieri legati al dolore che al di fuori non riescono ad esprimere. Avviene così uno scambio reciproco non solo del proprio vissuto, ma anche di consigli pratici per poter far fronte alle nuove richieste familiari e della vita quotidiana. Proprio queste spesso sono fonte di preoccupazione, che condivisa nel gruppo riesce ad essere gestita, attraverso la scoperta di nuove soluzioni e la costituzione di una rete di supporto. L’ascolto delle storie e dei vissuti dell’altro può quindi essere uno spunto per sviluppare nuove strategie di coping e di gestione del dolore, così come la condivisione dei successi dell’altro può offrire speranza a tutti i membri del gruppo.

Attraverso la narrazione dei ricordi, i racconti di aneddoti, la condivisione di fotografie e tutto quello che viene fatto nel gruppo, è stato visto come sia possibile lo sviluppo di una connessione positiva e attiva con il proprio caro dopo l’evento della perdita.

Generando un lento e graduale miglioramento nella qualità della vita, il gruppo di auto mutuo aiuto consente la riduzione della sintomatologia depressiva, emersa con la morte della persona cara.

Può capitare tuttavia che per qualcuno il gruppo possa elicitare anche emozioni negative e di sconforto nel momento in cui si trova a partecipare alle storie e al dolore altrui. Per questo è fondamentale che il percorso non sia avviato troppo prematuramente, quando l’individuo non è ancora pronto alla condivisione del proprio dolore o ad accogliere il dolore altrui.

Occorre altresì essere estremamente scrupolosi nel momento della creazione del gruppo per quanto riguarda la selezione dei membri.

Vi sono persone che con la morte di un caro sviluppano un vero e proprio disturbo post-traumatico da stress o una sintomatologia maggiormente complessa; questa condizione non permette che riescano a beneficiare totalmente dell’esperienza, che risulta non alleviare l’impatto delle problematiche più gravi. Queste persone infatti necessitano di un intervento psicoterapeutico vero e proprio, condotto con figure adeguatamente formate nel trattamento delle condizioni post traumatiche legate al lutto.

Nella conduzione di gruppi di auto-aiuto è perciò necessario considerare di che cosa hanno bisogno le persone e quali sono le loro aspettative nei confronti della partecipazione ad un gruppo di auto mutuo aiuto. Prima dell’inizio del percorso dovrebbero essere fornite chiare informazioni su cosa aspettarsi, così che la persona possa valutare chiaramente se l’esperienza può rispondere ai suoi bisogni. Lo scopo del gruppo di auto-aiuto è in ultima istanza quello di consentire alle persone di poter esprimere liberamente le proprie reazioni di fronte alla perdita e supportarle nel ritorno ad una vita dove siano possibili dei nuovi scopi e dove avvenga una riorganizzazione degli obiettivi personali.

 

 

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