di
Paolo Rosamilia

Quando si parla di legami affettivi e in particolar modo del legame di coppia, si considera inevitabilmente la paura.

La paura è un’emozione primaria che ha lo scopo evolutivo di salvaguardarci dal pericolo: nella coppia questo pericolo può essere costituito dalla possibilità di soffrire per via dell’altro, quindi questa emozione protegge da eventuali persone sgradevoli, ingannevoli o pericolose.

Tutti gli esseri umani hanno delle paure legittime in amore che possono rilevarsi delle ottime alleate, possono spingere al miglioramento o possono mettere in guardia quando è necessario. Tuttavia specifici problemi nascono quando esse sono eccessive, creando notevoli difficoltà. In questo caso si fa riferimento alla fobia.

Esistono quattro strategie che vengono utilizzate da partner fobici per controllare l’altro e la relazione con l’altro:

  • Accudenti: Un esempio di strategie di controllo accudenti sono le eccessive premure che un individuo può utilizzare nei confronti dell’altro. In questo caso, la persona che riceve le premure invece di provare un senso di piacere prova l’esatto opposto: fastidio, irritazione e senso di soffocamento.
  • Punitive: un esempio di questa strategia è quando un partner mette il broncio in seguito ad un comportamento ritenuto non idoneo dell’altro, senza dare spiegazioni.
  • Sottomesse: in questo caso si fa riferimento alle persone che si sottomettono alle volontà dell’altro per evitare il possibile abbandono.
  • Sessualizzate: le condotte di controllo sessualizzate fanno riferimento a quando si utilizza la sessualità come mezzo per controllare la vicinanza/lontananza dell’altro.

Alcune donne fobiche tendono a sedurre il potenziale partner per sentire di avere una persona pronta ad aiutarle in caso di pericolo.

Quando la voglia di stare in una relazione di coppia (sistema motivazionale di attaccamento) va oltre gli aspetti fobici, ovvero le paure presenti nell’individuo rispetto il legame affettivo, si possono verificare sintomi d’ansia o attacchi di panico. Le situazioni che possono determinare l’insorgenza di questi sintomi, sono il timore di perdere il controllo sul partner o di essere abbandonati o traditi.

Nelle storie affettive delle persone fobiche, si può ritrovare sistematicamente il tema del contrasto irrisolvibile tra compagnia che opprime e solitudine che distrugge (Aquilar 2012).

Quando in una relazione si prova paura, si possono sperimentare numerosi sintomi ansiosi. Ai vissuti costrittivi corrispondono spesso sintomi d’ansia con sensazione di mancanza di respiro, oppressione toracica, timore di avere un infarto. Ai timori di abbandono possono corrispondere specifiche difficoltà a muoversi da soli, a uscire, a rimanere a casa da soli, con eventuale conseguente paura di impazzire.

 

Bibliografia

Aquilar F. (a cura di) 2015, Parlare d’amore Psicologia e psicoterapia cognitiva delle relazioni intime, FrancoAngeli, Milano.